Qual’è la prima cosa che ti viene in mente se pronuncio la parola IPNOSI?
Quando mi chiedono di cosa mi occupo e fra le altre cose cito anche l’IPNOSI, al solo pronunciare la parola ecco che si profila una rosa di infinite possibili reazioni dell’interlocutore che spaziano dal silenzio ostinato allo sproloquio inarrestabile, passando per una fase molto delicata da me classificata come “Fase della deglutizione”.
La persona prima deglutisce e poi…..
Non so se sta accadendo anche a te ora.
Ipnosi e Curiosità sono sorelle. Spesso Ipnosi si accompagna anche a Paura.
Il caro vecchio buon Milton Erikson conosceva bene questa paura. Per questo rassicurava i suoi pazienti più spaventati con poche parole estremamente efficaci:
“Se ha paura dell’ipnosi è perché ancora non la conosce”.
Questa semplice formula predispone ad un atteggiamento positivo oltre a preparare la strada per una buona seduta, in quanto contiene già una suggestione pre-ipnotica.
Al soggetto viene suggerito che una volta provata la trance ipnotica la paura andrà via in modo naturale. In questo modo la persona si prepara ad avere una esperienza piacevole senza troppi preamboli o spiegazioni che potrebbero disorientarla ulteriormente.
Milton Erikson era maestro nell’arte della comunicazione ipnotica, del resto mica si diventa uno dei più grandi ipnoterapeuti della storia per caso.
Anche se si può sempre imparare.
Ad esempio, nel prossimo seminario di introduzione all’Ipnosi si apprendono oltre alle tecniche più semplici e sicure anche le basi della Comunicazione Ipnotica.
Se la materia ti incuriosisce, potrebbe essere un’ottima occasione per cominciare a capirne di più e provare facili esercizi di autoipnosi da poter praticare ovunque e in qualsiasi momento della giornata.
Perché, se é vero che temiamo quello che non conosciamo, allora facciamo conoscenza!
Crescere, oggi.
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