La Quarta Via é un nuovo modo di vivere, sistema valido e reale sull’Uomo e sull’Universo per tornare a quello che lui definiva “Il ricordo di sè”.
Il MaestroGeorges Ivanovič Gurdjieff,Nel corso dei suoi numerosi viaggi in Asia Centrale, Tibet, Medio Oriente e in India, apprende una moltitudine di conoscenze sull’orlo dell’oblio che lo portano a tracciare una “Quarta Via” possibile di evoluzione interiore personale da preferirsi alle tre tradizionali da lui classificate,
La Quarta Via é un nuovo modo di vivere, sistema valido e reale sull’Uomo e sull’Universo per tornare a quello che lui definiva “Il ricordo di sè”.
Le tradizioni spirituali esistenti alla sua epoca (inizi del 1900) erano fondamentalmente tre.
La Prima Via, la “Via del Fachiro” , di origine Sufi e Indù, che lavora soprattutto sull’educazione del corpo.
La seconda, la “Via del Monaco”, di tradizione cristiana, che lavora soprattutto sull’educazione al sentimento.
La terza, la “Via dello Yogi” di origine Sikh, indù e Buddhista, basata principalmente su un lavoro di educazione della mente.
Secondo il parere del Maestro ciascuna delle vie sopra elencate é destinata ad un inevitabile fallimento, a maggior ragione soprattutto per l’uomo contemporaneo di cultura occidentale, perché richiede totale dedizione e costanza al punto da rendere quasi necessaria l’astrazione dalla via ordinaria per concentrarsi sul corpo (Prima Via), sul sentimento (Seconda Via) o sulla Mente (Terza Via). Cosa impensabile in tempi moderni a meno che non si faccia una scelta radicale di ritiro dal mondo.
La Quarta Via decreta che l’uomo deve studiare sé stesso e propone un cammino di auto-consapevolezza difficile ma realizzabile a chi é disposto a perseverare.