In ipnosi presentiamo idee a un paziente, a una persona, a un soggetto. Chiediamo a un individuo d’imparare nuovi e diversi modi di funzionare estraendoli dal gran numero di cellule del suo cervello, dall’enorme quantità di capacità potenziali.
Milton Erickson – Guarire con l’Ipnosi – 1983
L’opera professionale di Milton Erickson si basa sul presupposto fondamentale che ogni essere umano ha già tutte le risorse che gli servono. Una sorta di cassetta degli attrezzi per la vita. E’ possibile sfruttare questa capacità cerebrale di concentrazione per stimolare, favorire e sviluppare il potenziale della persona a favore del suo benessere. Lo stato ipnotico permette, a ciascun individuo che ne voglia beneficiare, la consapevolezza della sua versione superiore, quella più saggia, integra e mai intaccata da nessun evento della vita. In sostanza permette di prendere dalla cassetta degli attrezzi della vita l’equipaggiamento necessario al momento nel momento in cui serve.
L’ipnosi, in accompagnamento alle terapie mediche tradizionali, può contribuire a superare diversi stati problematici del vissuto personale che possono manifestarsi in sofferenti sintomi quali ansia, stress, attacchi di panico, fobie, depressioni, etc. La psicosomatica ha dimostrato come questi sintomi possono facilmente trasformarsi in una malattia aggredendo di fatto il corpo.
L’ipnosi è uno strumento alla portata di tutti, è possibile usarlo in forma di autoipnosi o rivolgersi ad un terapeuta abilitato. Tale tecnica viene usata dai terapeuti come supporto efficace nel trattamento del disagio psico-fisico.
Entrare in ipnosi è naturale e dannoso come bere un bicchiere d’acqua perché è naturale per l’uomo, proprio come respirare: basta comprendere come funziona la mente. E’ risaputo che per analizzare e elaborare le informazioni il cervello attiva l’emisfero preposto alla logica che, per sua funzionalità e struttura, risponde alle procedure di un pensiero di tipo lineare e ragiona in termini di causa-effetto. Per avere idee e intuizioni è necessario, al contrario, attivare l’emisfero opposto, preposto alla creatività e all’immaginazione che, per sua struttura e funzionalità, usa un pensiero di tipo quantistico, ovvero risponde a logiche multi-probabilistiche e multi-sensoriali e ragiona in termini di causa – infiniti possibili effetti. In un certo senso l’Ipnosi è uno strumento fondamentale per portare la nostra mente a lavorare oltre quel misero 10% delle sue capacità decretato dalla scienza.
Per quanto inconsapevole quella ipnotica risulta essere un’esperienza comune e quotidiana. Può capitare che la mente entri in stato di trance durante la giornata, anche se spesso lo si vive senza rendersene conto perché manca l’educazione a riconoscere e usare questa sua naturale funzionalità. Basti pensare a tutte quelle volte che si resta come imbambolati, con la mente qui e altrove nello stesso tempo (davanti alla tv, in metropolitana, alla guida, la mattina appena svegli etc etc). In tutti questi casi la persona ha cambiato le frequenze cerebrali entrando progressivamente nella fase di “autoipnosi”. Quello potrebbe essere un momento prezioso per attivare le migliori risorse utili dal bagaglio degli attrezzi della vita per fare fronte alle esigenze del momento: determinazione, calma, energia, coraggio, autostima, salute, sicurezza, libertà, armonia, empatia, etc
Quanti modi esistono per sperimentare la trance ipnotica? Tanti quanti quelli per pensare: centinaia di milioni di milioni. Siamo fatti per vivere in equilibrio e armonia, il naturale ordine delle cose vuole che l’uomo abbia pari accesso a entrambi gli emisferi per elaborare le strategie migliori per la sua sopravvivenza e esistenza. Ecco perché ciascun individuo viene dotato fin dalla nascita di questa capacità, anche se l’educazione moderna ha portato a usarla sempre meno fino quasi addirittura in alcune culture ignorarla del tutto, mentre agli albori dell’uomo per istinto veniva usata moltissimo.
E’ anche possibile aiutare un’altra persona a recuperare le sue risorse interiori guidandola nel passaggio all’ipnosi.
Oggi si può ragionare in termini di RI-educazione allo stato ipnotico e per RE-imparare quello che in realtà sappiamo già, si gode del privilegio dell’imbarazzo della scelta, esistono tante possibili applicazioni.