Coincidenze e Sincronicità
In un sistema quantico dove tutto risulta interconnesso le coincidenze e le sincronicità sorpassano il concetto del puramente magico e casuale per rientrare nella categoria della “Causa/Effetto”. Anzi, in una categoria superiore, quella della “Causa/Infiniti possibili effetti”.
In tempi non sospetti, quando di quantistica si parlava solo tra fisici, della questione se ne occupò per primo l’illustre psichiatra psicanalista svizzero Carl Gustav Jung, il quale, nel 1929 coniò il termine SINCRONICITA’ ad indicare quella particolare categoria di coincidenze che sono significative per la persona.
COINCIDENZA e SINCRONICITA’: COSA SONO e DIFFERENZE
Entrambe definite come “eclatanti occorrenze di due o più eventi contemporaneamente”, trattasi di eventi simultanei senza alcun apparente nesso logico o di continuità.
La differenza fondamentale sta nel significato attribuito agli eventi, ovvero nel simbolismo nascosto.
CASUALITA’ E CAUSALITA’
Nelle coincidenze gli eventi coincidono in modo apparente casuale rientrando nel puro computo delle possibilità, mentre nelle sincronicità gli accadimenti coincidenti in apparenza accidentali sono in realtà collegati tra loro in modo causale e acquistano un particolare significato ben preciso nel contesto esistenziale della persona, che ci trova un messaggio, un suggerimento, una direzione, una indicazione o anche solo una illuminante intuizione. In altri termini, se chi cerca trova, nella sincronicità trova le varie possibilità per lei. Quello che differenzia il nonsense da ciò che un senso invece ce l’ha.
Se la coincidenza é un fenomeno del caso che non ha nessuna rilevanza se non quella statistica, la sincronicità acquista un rilievo per l’osservatore che la collega al proprio mondo interiore, origine e causa del fenomeno stesso.
COINCIDENZA
Tizio e Caio vecchi compagni di scuola si incontrano casualmente dopo 30 anni nello stesso scompartimento di treno.
SINCRONICITA’
Tizio pensa a come sarebbe bello rivedere Caio suo vecchio compagno di scuola e si incontrano casualmente dopo 30 anni nello stesso scompartimento di treno.
UNIVERSO COME STRUTTURA BINARIA DI DOMANDA e RISPOSTA
Se consideriamo l’universo organizzato in una struttura binaria di domanda e risposta dove alla richiesta umana corrisponde un riscontro cosmico e viceversa, diventa facile comprendere come mai Tizio ha incontrato Caio: lo ha chiesto! Ad un livello che ancora non ci é dato spiegare in maniera esauriente ha inviato un input che a sua volta ha attivato il meccanismo di soluzione dell’intelligenza cosmica.
Sapete quante invenzioni al mondo sono nate da sincronicità? Basta leggere le testimonianze per rimanere impressionati dalla casistica. Solo chi nega l’evidenza può smentire la causalità continuando ad appellarsi alla casualità.
Se la sincronicità è la risposta cosmica alla domanda umana allora si potrebbe speculare e ragionare anche in termini inversi ovvero si potrebbe considerare la coincidenza come la risposta umana alla domanda cosmica.
Seguendo questa logica, la coincidenza potrebbe simbolicamente contenere un comunicato ufficiale su quello che l’universo vuole da noi, lungi dal non avere senso ce l’ha eccome per il cosiddetto destino. E’ un significato occulto che chiede solo con pazienza di essere svelato, ecco perché quando ci accaniamo impunemente a ignorare la questione le coincidenze aumentano, perché veniamo richiamati all’ordine universale per garantire lo svolgimento del compito che in un certo senso ci è stato assegnato nel disegno del Grande Architetto.
COSA VUOLE L’UNIVERSO DA ME
Qui non si parla di quello che noi vogliamo per noi, lasciamolo stare per un istante: si tratta di quello che contiene la particella elementare, quello che l’impulso iniziale di vita vuole da noi. Trascendendo quello che desideriamo per noi potrebbe esserci quello che il destino vuole da noi e ci indica la strada.
Questo potrebbe spiegare come mai a volte, nonostante tutti i nostri sforzi, l’impegno, la determinazione e la disciplina alcuni nostri progetti proprio non si realizzino, come se l’universo cospiri contro di noi con imprevisti, difficoltà, impedimenti e chi più ne ha più ne metta.
E’ il famigerato momento del “Ma perché capitano tutte a me?”
RESTA IN ASCOLTO
La questione rimane aperta e appassionante, ci sono tanti modi per considerare un evento simultaneo: come pura coincidenza, come segnale divino, come sincronicità. In quest’ultimo caso allo stato attuale dei fatti crederci o non crederci diventa scelta individuale di libero arbitrio.
Si potrebbe credere nel caso, la vita come una serie di circostanze e coincidenze più o meno fortunate che accadono indipendentemente da noi e che non hanno nulla a che fare con il nostro mondo interiore.
Si potrebbe credere alla sincronicità, alla possibilità di creare la nostra esperienza di vita con questa semplice legge di attrazione perchè c’è tutto quello che serve per tutti: quella “magia della vita” a cui si riferisce Jung dove questi fenomeni esterni sono solo il riflesso e la manifestazione simbolica inconscia.
Si potrebbe essere consapevoli che l’essenza invisibile di ogni cosa sul pianeta è interconnessa, riconoscere il potere dei pensieri e iniziare a scegliere con cura quelli che più servono all’autorealizzazione per favorire le sincronicità nella tua vita.
Una volta selezionati i pensieri resta in ascolto e fai attenzione: coincidenze e sincronicità aumenteranno sensibilmente.
E poi, se vuoi, raccontami quello che succede. Lo commenteremo insieme.
Crescere, oggi.
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